Sentenze commentateI SOCI CUI VENGONO IMPUTATI GLI UTILI OCCULTI DI SOCIETÀ A RISTRETTA BASE PARTECIPATIVA SONO LEGITTIMATI A CONTESTARE LA DETERMINAZIONE DEL REDDITO SOCIETARIO ANCHE NELL’IPOTESI IN CUI L’AVVISO DI ACCERTAMENTO IN CAPO ALLA SOCIETÀ SIA DIVENUTO DEFINITIVO – CGT DI PRIMO GRADO DI TREVISO, SEZ. 3, SENTENZA N. 167/2024, DEPOSITATA IL 16.5.2024 – ST. 84 2024

10/01/2025

I SOCI CUI VENGONO IMPUTATI GLI UTILI OCCULTI DI SOCIETÀ A RISTRETTA BASE PARTECIPATIVA SONO LEGITTIMATI A CONTESTARE LA DETERMINAZIONE DEL REDDITO SOCIETARIO ANCHE NELL’IPOTESI IN CUI L’AVVISO DI ACCERTAMENTO IN CAPO ALLA SOCIETÀ SIA DIVENUTO DEFINITIVO – CGT DI PRIMO GRADO DI TREVISO, SEZ. 3, SENTENZA N. 167/2024, DEPOSITATA IL 16.5.2024

L’oggetto del contendere riguarda gli avvisi di accertamento notificati ai soci di una società a ristretta base partecipativa. I Giudici di prime cure hanno respinto l’eccezione pregiudiziale sollevata dall’Ufficio secondo cui, essendo divenuto definitivo l’accertamento a carico della società (che ha prestato adesione), sarebbe preclusa ai soci la contestazione di quanto accertato nei confronti della società. La Corte di Giustizia, infatti, ha dichiarato di condividere «quanto affermato dalla Cassazione secondo cui “qualora la società di capitali a ristretta base azionaria abbia definito la sua posizione mediante una procedura “condonistica”, il socio è legittimato a contestare non solo la presunzione della distribuzione degli utili extra contabili, ma anche le risultanze della verifica e la rideterminazione del reddito della società” (vedi Cassazione sez. tributaria, sentenza n. 29503/2020)».

Per leggere la sentenza clicca qui.

Lo Studio è a disposizione per maggiori informazioni. (contatti)