L’AGENZIA DELLE ENTRATE DEVE DIMOSTRARE LA DISTRIBUZIONE AI SOCI DEGLI UTILI INCASSATI MEDIANTE BONIFICI DALLA SOCIETA’ A RISTRETTA BASE – CGT di primo grado di Verona, sez. 2, sentenza n. 128/2024, depositata il 27.3.2024
La Corte di Giustizia Tributaria di primo grado di Verona ha annullato la pretesa di accertare in capo ai soci maggiori utili derivanti dalla presunzione di distribuzione di utili ai soci di società a ristretta base partecipativa, evidenziando che «a differenza degli utili in nero, per definizione non tracciabili, gli incassi che transitano attraverso i conti della società non possono semplicemente affermarsi “spariti”, ma, affinché se ne possa presumere l’avvenuta distribuzione, è necessario un quid pluris, finalizzato a ricostruire le verosimili movimentazioni che abbiano potuto consentire ai soci di ottenere tale risultato. L’operatività della presunzione richiede perciò che venga effettuata un’attività di riscontro che porti all’individuazione di operazioni “sospette” o comunque non giustificate, partendo dalle quali soltanto si potrà argomentare che gli importi siano stati effettivamente prelevati dai soci».
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